Miscellanea, Volum 121873 |
Vanlige uttrykk og setninger
abbia acciocchè adunque alcuna altrui amore anco animo atque avea bella Bibbiena bisogna buon caccia Calandro Capitano centum certo chè ciascuno cielo coloro combattere conoscere corpo credere cusini Daspo demonj dolce donne eleggere erba etiam faccia facit Fann fare femm femmina Fess Fessenio Filostrato fior Fulvia fusse genti giova GIOVAN GIORGIO ALIONE giuoco guardia guloso ille illum inganni l'erba lieto Luigi Mercantini luogo Maccheronea magnare maraviglia Maria medesimo Menico mente mihi mondo morte mostra multo multum nasum nemici nocte notte nunc nunquam omnes onori orti papagato parlare parolis passati pensi perciocchè piacer pisces poeti Polinico porta possa poteris Priapo propter Quam Quid Quinto Veranio quod ragione Ruff Santilla sarà SCENA Semper habet siano soldati Strega sunt tamen terra trova Tunc vedere venire vero virtù voglia vomero
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Side 48 - Tanto faccia Iddio sani delle reni voi altri amatori, quanto voi dite mai il vero: dianzi non poteva costui sentire ricordarla, e or mi vuoi far credere, che altro bene non ha che lei, come se io non sapessi che tu non l'ami, e non vuoi venire dove la sia.
Side 45 - Col mal anno, lassa che mi corrucci io, non tu, dispettosa! ché m'hai cavato del paradiso mondano e toltomi ogni mio sollazzo. Fastidiosa! Tu non vali le scarpette vecchie sue, che la mi fa più carezze e meglio mi bacia che tu non fai. Ella mi piace più che la zuppa del vin dolce; e luce più che la stella Diana; e ha più magnificenzia che la Quintadecima; e è più astuta che la fata Morgana.
Side 41 - ... non sa che cosa sia la dolcezza del mondo, ed è una bella bestia. So ben io, che altro ben non sento, se non quando mi trovo col mio amante Lusco spenditore...
Side 18 - ... azzurro oltramarino, e in certi luoghi vetri finti di gioie, che parevano verissime; figure intorno tonde finte di marmo; colonnette lavorate. Saria lungo a dire ogni cosa. Questo era quasi nel mezzo. Da un de' capi era un arco trionfale, lontano dal muro ben una canna, fatto al possibil bene.
Side 20 - Inanti al carro poi quattro Amorini, e drieto quattro altri, pur con le facelle accese al medesimo modo: ballando una moresca intorno, e battendo con le facelle accese. Questi, giungendo al fin del palco, infocarono una porta, dalla quale in un tratto uscirono nove galanti tutti affocati, e ballarono un'altra bellissima moresca al possibile. La terza fu un carro di Nettunno tirato da dui mezzi cavalli, con le pinne e squamme da pesci, ma benissimo fatti.
Side 56 - Fulvia, che non pur te sola offeso hai, ma ancora chi più che te stessa ami ! misera me, che ho quel che cercai, e trovato quel che non volea. Onde se lo spirito rimedio non ci pone, di uccidermi sono disposta : perchè manco amara è una volontaria morte, che un'angosciosa vita.
Side 19 - ... del dracone ; e nacquero appoco appoco del palco uomini armati all'antica, tanto bene, quanto credo io che si possa: e questi ballarono una fiera moresca, per ammazzar Jasón: e poi quando furono all'entrare, .t'ammazzavano ad uno ad uno ; ma non si vedeano morire.
Side 21 - Le stanze, che disse l'amorino, non pensavo già mandarle, pur le mando. VS ne faccia ciò, che le pare. Furon fatte molto in fretta, e da chi avea da combattere e con pittori, e con maestri di legnami, e recitatori, e musici, e moreschieri.
Side 18 - Dio, che non gli [ha] furato questo (facendo uno scoppio con la mano); e vuole stare a paragone. E, che ciò sia vero, dice che si cerchi quanto ha Plauto, e troverassi che niente gli manca di quello che aver suole: e, se così è, a Plauto non è suto rubbato nulla del suo.
Side 18 - De' quali se fia chi dirà lo autore essere gran ladro di Plauto, lassiamo stare che a Plauto staria molto bene lo essere rubbato per tenere, il moccicone!, le cose sua senza una chiave e senza una custodia al mondo; ma lo autore giura, alla croce di Dio, che non gli ha furato questo (facendo uno scoppio con la mano); e vuole stare a paragone. E, che ciò sia vero, dice che si cerchi quanto ha Plauto, e...