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Vano mortal non recar loro ad onta
Se fu i fepolcri lor trofeo non erge
La pompofa Memoria, ove per l'alte
Volte de' tempi ripercoffa eccheggia
Canora laude.

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Ab l'animato busto

o l'urna effigiata al primo albergo
Può richiamar lo Spirito fugace?
Può rifvegliar la taciturna polve
Voce d'onore? o adulatrice lode

Il freddo orecchio lufingar di morte?

Ma che? negletto in quefto angolo ofcuro
Un cor già pregno di celefte foco
Forfe è ripofto, e qualche man poffente
A regger fcettro di fiorito impero,
O ad avvivar l'armoniofa cetra
Rapitrice dell' anime gentili.

a 6

Sol

But Knowledge to their eyes her ample page
Rich with the fpolis of time did ne'er unroll:
Chill Penury reprefs'd their noble rage,
And froze the genial current of the foul.

Full many a gem of pureft ray ferene
Th dark unfathom'd caves of ocean bear:
Full many a flower is born to blush unfeen
And waste its sweetness on the defert air.

Some village-Hampden that with dauntless breaft The little Tyrant of his fields withstood;

Some mute inglorious Milton here may reft,

Some Cromwell guiltless of his country's blood.

Th'

Sol non apri Dottrina al loro fguardo
Il fuo misteriofo ampio volume

Delle Spoglie del Tempo altero e carco.
La freddolofa Povertade il facro

Foco ne fpenfe ed inceppò dell'alma
L'agile vividiffima corrente ·

Che molte gemme di ferena luce
Disfavillanti l'Ocean rinferra
Nell'ime grotte, e molti fior fon nati
A vagamente colorarfi invano
Non visti, e profumar l'aer folingo
Di loro ambrofia genial fragranza.

Quefta zolla (chi fa?) forfe ricopre
Ruftico Hamdeno (*) che de' patrj campi
Al picciolo Tiranno oppofe il petto:
Là forfe giace inonorato ignoto

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*Celebre partegiano della libertà e dei dritti del popolo fotto il Regno di Carlo I.

Th'applause of lift'ning fenates to command,
The threats of pain and ruin to defpife,
To fcatter plenty o'er a fmiling land,

And read their hift' ry in a nation's eyes,

Their lot forbad: nor circumfcrib'd alone
Their growing virtues, but their crimes confin'd;
Forbad to wade through slaugther to a throne,
And shut the gates of mercy on mankind

The struggling pangs of confcious truth to hide, To quench the blushes of ingenuous shame,

Or heap the shrine of Luxury and Pride

With incenfe kindled at the Mufe 's flame.

Far

Attrar con voce imperiofa i plaufi

D'attonito Senato: ire e minacce

Di tiranni sfidar, bear contrade

Coi doni d'ubertà, legger negli occhi.
D'intenerito popolo confufo

La grata iftoria de' fuoi fatti egregi
Vietò la forte a quei negletti ingegni.

Pur fe baffo natal rattenne il volo
Delle innate virtù, represse ancora
Fortunata impotenza a lor non diede

Per mar di fangue andar nuotando al trono;
Nè di pietade al meschinello in faccia

Chiuder le porte,

Nè affogar le grida

Di cofcienza roditrice, e 'l foco

Dell'ingenuo pudor spegnersi in petto,
Nè del Luffo e del Fafto arder full' are
Incenfo accefo all'Apollinea face.

Lun

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